Colta da un'irrefrenabile voglia di scrivere..non posso essere distratta.
Non esiste il telefono. Non esistono i saggi di sociologia da preparare. Esistiamo io e Te ... una volta ti avrei chiamata "penna" ora però non so nemmeno come ti chiami...ma non mi importa.
Quello che so, e che per ora mi basta, è che sei quella che mi sta facendo scrivere. E già ti amo.
Quando scrivo mi sento bene. Mi sento bene come non mi sento quando invece SONO. Quando invece vivo. Scrivo e scrivo e quanto si può scrivere senza dire niente. Ma se ci pensi, amore mio, quanta vita si può fare senza aver mai vissuto..e ognuno trova nella sua non-vita qualcosa che ne riempia le pagine. Qualcosa a cui pensare la sera senza sentire in gola un nodo che sale e scende e ci impedisce di dormire. ci impedisce di sognare.
Quando sogno Te è come se il sogno fosse la realtà..e la realtà il sogno. Perchè mi cogli in una lucida coscienza del corso delle cose, che argini non ha, ma nemmeno alluvioni e piene... Allora arrivi tu e fai straripare il sogno...e quello che ne esce non può essere altro che VITA.
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