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Vi do il benvenuto in questo spazio. Qui potrete leggere i miei pensieri, senza bisogno di super poteri.
Tutti abbiamo bisogno di un posto dove nasconderci dal trambusto quotidiano; per me questo è quel nascondiglio.
Buona lettura.

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giovedì 29 dicembre 2011

Cercavo


Cercavo in un prato i fiori più  belli
Li cercavo perché non avevo nulla di meglio da fare.
Ma è proprio quando non ti poni alcuno obiettivo che trovi dei tesori meravigliosi.

A volte cerchiamo qualcosa senza nemmeno rendercene conto.
Sogniamo, viviamo, camminiamo per strada con lo sguardo assente, eppure in cuor nostro sappiamo che qualcosa è lì per noi.
Il più delle volte ,però, siamo distratti.
Beh, ad ogni modo non si può decidere quello che si trova. Non è nemmeno giusto, a dirla tutta.
Non possiamo selezionare  i fiori più belli, sono loro a scegliere noi. È sempre stato così.
Tu al massimo puoi decidere di andare dal fiorista. Entri, tutto fiero e determinato, con già nella mente una composizione bellissima.
Non è ben definita in realtà ma, che diavolo, hai visto tanti di quei film! L’illuminazione ti verrà , è scontato! In ogni caso, sarà una cosa superba. Regale, maestosa. Da fare un figurone.
Inizi a parlare con la commessa quand’ ecco che improvvisamente vedi una piccola rosa, in un angolo del negozio, senza tanta luce.
E rimani folgorato, incantato. Perché è bellissima..
E ti chiedi come sia possibile che sia rimasta lì da sola, senza essere presa da qualcuno.
Intanto la fiorista continua a parlare, ma tu non stai più ascoltando, sei completamente rapito..
Indichi quella rosa e dici senza indugio che è esattamente quella che cercavi e che non vuoi nient’altro.
Al che la ragazza ti spiega che non è sufficiente una sola piccola rosa per creare una composizione floreale, che ne servono almeno quattro, o cinque.
Tu però non accetti ragioni. Non vuoi più una composizione, vuoi solo quella piccola, graziosa rosa. Paghi e te ne vai. Soddisfatto.
Ecco che sei stato scelto. Non sei TU che hai preso la rosa, è LEI che ha preso te. È sempre così.
È un’affinità elettiva, come per l’amore, ma anche per i guai. Veniamo continuamente “scelti” da qualcosa, qualcuno e non ce ne accorgiamo; diamo la colpa al caso, alla malasorte o, peggio, a noi stessi.

Così in questa assenza totale di intenti, ci sono due possibilità: o impazzisci, o accetti con serenità il fatto che nella vita ci sono cose che non si possono programmare. E come ho sentito qualche sera fa in un film, “se non ti stanchi di aspettare, prima o poi arriva tutto”. 

domenica 11 dicembre 2011

Se la luna non c'è

Non si vede la luna
Ma che fortuna
Se bastasse una sera così per capire cos'è
Che mi spinge a guardare più in là
Più in alto di qui
Dove tutto è più chiaro, più semplice
Come quando sei qui,
Con me
E le parole non servono forse a spiegare il perchè
Se c'è
Che poi è tutto spiegabile semplicemente guardando i tuoi occhi riflessi nei miei
Se domani per caso improvvisamente la neve cadesse non sarebbe poi male, perchè
Sotto manti fatati di bianco colore il trambusto che scuote le anime perde vigore
La rabbia impara dal mare a travolgere anni di pace e follie
Ma con l'alba che viene le onde ritornano all'immenso del blu e i miei occhi si colorano di te.

giovedì 8 dicembre 2011

Night Sky

I looked up to the sky
And stopped thinking for awhile
Sometimes I just need that moment and feel like if I waste that single second I won't have it anymore
So, why taking a risk?
I've always thought that life was wade of apparently useless, anonymous photograms,
which summed up make out the pure sense of all the struggle we call "time"
It may sound too romantic or childish but, still,
I can't help being hoplessly attracted to this vision.
Sometimes the result pays the effort,
sometimes not
But this won't stop me from losing myself into a silly, ordinary december night sky
With all that it brings
With all that it means.

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